L'esperimento LHCb è uno spettrometro di massa in avanti sviluppato per studiare gli adroni pesanti delle collisioni dei fasci di protoni di LHC. Recentemente è stata sviluppata una tecnologia, chiamata SMOG (System for Measuring the Overlap with Gas) che permette di iniettare dei gas nobili all'interno della beam-pipe in cui corrono i protoni di LHC per studiare le collisioni tra i protoni e gli atomi di gas. Firenze si occupa in particolare dello studio delle collisioni tra protoni ed atomi di elio che simulano le collisioni dei raggi cosmici primari (tipicamente protoni) con la materia interstellare (costituita prevalentemente da idrogeno ed elio). Lo studio di queste collisioni permette di determinare la sezione d'urto di produzione di anti-protoni che è un elemento chiave per predire quanti anti-protoni ci si aspetta di osservare nei raggi cosmici che colpiscono la Terra.
La tesi proposta propone un approfondimento delle tecniche sperimentali di rivelazione e di analisi dei dati, orientata a migliorare la misura della sezione d'urto di anti-protoni ad esempio studiando per esempio il contributo degli iperoni, oppure gli effetti di calibrazione dei rivelatori a dedicati all'identificazione degli antiprotoni.
I prerequisiti sono una conoscenza di base delle tecniche di studio della fisica delle alte energie ed esperienza con la programmazione scientifica o per l'analisi dei dati.
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Tesi unifi sull'argomento, già completate:
- Saverio Mariani, "Antiproton production from anti-hyperon decays in pHe collisions with the LHCb experiment at CERN", CdLM in Fisica