Progetti a guida INFN Firenze

Bringing light dark matter to light by looking up at the sky
Tipologia Progetto PRIN 20228WHTYC CUP_I53C24002320006
Settore ERC: PE2_1 - Theory of Fundamental Interactions
Responsabile Nazionale: Andrea Tesi (INFN, Firenze)
Istituti coinvolti
- INFN
- Università di Torino, resp. Marco Regis
- Università di Padova, reso. Antonio Maserio
Most of the matter in our universe must be non-baryonic. Observations accumulated over the last few decades show that some formof dark matter is the invisible scaffolding that holds the visible universe together. The remarkable and indisputable evidence is stillaccompanied by an aura of mystery about the particle origin and composition of this important constituent of our universe.The goal of this proposal is to provide a comprehensive roadmap for the discovery of light dark matter in its different incarnations.Guidance from the theory and new observational strategies are clearly necessary to make progress. Our starting point will be the construction of effective fieldtheories valid in the regime probed by indirect detection searches. Our focus will be on the electromagnetic radiation produced indark matter halos via decay, annihilation, or formation of bound states. Then we will adopt a multi-frequency approach (radio,infrared, optical, X-rays) and have access to the present and upcoming state-of-the-art observational data across theelectromagnetic spectrum. This allows us to perform a comprehensive search for particle dark matter candidates with mass frommicro-eV to sub-GeV. The effective field theory framework breaks down once we look at physical processes in the early universewhere high temperatures bring new degrees of freedom from the dark sector into play. For this reason, we will also provide explicitmicroscopic models for light dark matter that allow us to exploit the complementarity among different observational probes. In particular, we will focus on deviations from the cold dark matter paradigm induced by light candidates at cosmological scales thatcan be probed through the cosmic microwave background and the distribution of matter at large scales in the universe.

EPSI – Development of a new detection technique for indirect dark matter search with the Electron Positron Space Instrument (EPSI)
Tipologia Progetto PRIN 2022C5PHBB - CUP I53D23000650006 M4.C2.1.1
Settore ERC: PE9_12 - High-energy and particle astronomy
Responsabile Scientifico: Eugenio Berti (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare)
Altri istituti:
Responsabile: Alberto Camaiani
EPSI è un Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) che ambisce a studiare la fattibilità di un futuro esperimento spaziale per la misura del flusso di elettroni e, separatamente, di positroni nei raggi
cosmici di alta energia. L'idea alla base è discriminare il segno della carica sfruttando la rivelazione simultanea della radiazione di sincrotrone emessa da queste particelle al loro passaggio nel campo magnetico terrestre. La sfida principale consiste nello sviluppo di un rivelatore di raggi X che abbia le caratteristiche necessarie al caso di fisica considerato, cioè ad alta efficienza di rivelazione nella regione di bassa energia, a basso costo di realizzazione e scalabile a una grande superficie.
I risultati del progetto porranno le basi per la progettazione di un futuro esperimento spaziale dedito alla misure di elettroni e positroni di alta energia, di importanza fondamentale per la comprensione dell’origine dell’eccesso di positroni osservato dall’esperimento PAMELA, il quale costituisce ad oggi uno degli effetti più interessanti tra quelli che possono condurre ad un’evidenza indiretta della materia oscura.

GAIA - New integrated experimental and modelling tools for Georeferenced source apportionment of Aerosol clImate-relevant parameters from the Mediterranean area till the Arctic

Tipologia Progetto PRIN 20229JLCRZ - CUP I53D23002000006 M4.C2.1.1
Settore ERC: PE10_1 Atmospheric chemistry, atmospheric composition, air pollution
Responsabile Scientifico: Giulia Calzolai
Altri istituti:
-
Università degli Studi di Milano
Responsabile: Vera Bernardoni
-
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Responsabile: Luca Ferrero
-
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Responsabile: Luca Di Liberto
L'Artico sta vivendo un cambiamento climatico senza precedenti, riscaldandosi a una velocità fino a quattro volte superiore rispetto alla media globale, un fenomeno noto come "Amplificazione Artica" (AA). Nonostante i progressi nella modellizzazione del cambiamento climatico, rimangono ancora grandi incertezze riguardo al ruolo del particolato atmosferico (PM, o aerosol) e il suo impatto sull'AA. In questo contesto, una descrizione dettagliata della variabilità spaziale delle proprietà del PM è cruciale per comprendere meglio il loro effetto sul riscaldamento artico.
Per affrontare queste sfide, il progetto GAIA ha sviluppato una nuova infrastruttura di ricerca, GAInfrA, che ospita strumentazione avanzata per la caratterizzazione dell'aerosol e altre misure atmosferiche. Questa infrastruttura è progettata per essere utilizzata su navi da ricerca, permettendo così la raccolta di dati in aree remote e difficilmente accessibili dell'Artico, ed è stata utilizzata nell’estate 2024 a bordo della rompighiaccio Polarstern, operata dall'Istituto Alfred Wegener di Bremerhaven (Germania), Helmotz Zentrum per la ricerca polare e marina.
Nell’ambito di GAIA, saranno integrati approcci modellistici avanzati, fornendo così nuovi strumenti per l’analisi dei dati raccolti. Un aspetto cruciale del progetto GAIA sarà lo studio delle dinamiche meteorologiche che influenzano le sorgenti di aerosol e i loro effetti sul clima. Questo include l'analisi della distribuzione verticale del PM, fondamentale per comprendere come questo influenzi il trasporto di calore dalle medie latitudini all'Artico.
Grazie all'innovativa infrastruttura GAInfrA, agli strumenti modellistici sviluppati e alle campagne di misura previste, GAIA contribuirà a colmare le lacune esistenti nei dati e fornirà preziose informazioni per migliorare i modelli climatici, utili a sviluppare strategie più efficaci per affrontare il cambiamento climatico globale.
Progetti guidati da altri istituti

ComonSens – A Compensated Design of Thin Silicon Sensors for Extreme Fluences
Tipologia Progetto PRIN 2022RK39RF - CUP I53D23001380006 M4.C2.1.1
Settore ERC: PE2_3 - Experimental particle physics with accelerators
Responsabile Scientifico: Valentina Sola (Università di Torino)
Altri istituti:
ComonSens è un Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) e il suo scopo è lo studio della rimozione di atomi accettori e donori in sensori LGAD n-in-p e p-in-n.
I risultati di ComonSens saranno fondamentali per l'implementazione e la realizzazione dei sensori LGAD compensati, necessari per lo sviluppo di tracciatori in 4D fino a fluenze estreme.

Begam – Design and building of a setup for the detection of beta emitter contaminants in radiopharmaceutical drugs in medical diagnostics.

Tipologia Progetto PRIN 2022MMTJ4T - CUP I53D23004970006 M4.C2.1.1
Settore ERC: LS-07-
Responsabile Scientifico INFN: Adriana Nannini
Altri istituti:
ll progetto Begam consiste nello sviluppo di un sistema compatto e versatile per la rilevazione di contaminanti all’interno di soluzioni radioisotopiche impiegate nella produzione di radiofarmaci. In particolare l’obiettivo è quello di realizzare un sistema di rivelatori capace di identificare e stimare la presenza di emettitori di particelle beta in questo tipo soluzioni, attraverso misure di spettroscopia beta-gamma con tecniche di coincidenza o anticoicidenza tra i diversi rivelatori. L’individuazione di questo tipo di emettitori è cruciale per garantire che i radiofarmaci siano sicuri, evitando ai pazienti esposizioni superflue alla radiazione.
Il design originale del sistema Begam prevede una struttura costituita da otto scintillatori inorganici destinati alla spettroscopia gamma, opportunamente sagomati in modo da circondare un cilindro cavo di scintillatore plastico per la spettroscopia beta. Lo scintillatore plastico è dotato di un foro lungo l'asse centrale per ospitare il campione di materiale radioattivo. Questa geometria è stata scelta per avere una copertura più completa possibile dell’angolo solido intorno alla sorgente.

Bubble Dynamics in Cosmological Phase Transitions
Tipologia Progetto PRIN 20227S3M3B - CUP I53C24002310006
Settore ERC: PE2_1 - Theory of Fundamental Interactions
Responsabile Scientifico: Luigi Delle Rose (Università della Calabria)
Altri istituti:
• Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Responsabile: Stefania De Curtis
• Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Responsabile: Alfredo Urbano
The early Universe represents a unique laboratory for frontier physics, providing extreme conditions and amazing chances to test theoretical models. A large class of cosmological phenomena may allow us to probe particle physics at energy scales much beyond the reach of current and future colliders. Within this class, first order phase transitions cover a privileged role since they may leave behind several imprints. Among the others, a stochastic background of gravitational waves (GWs) could be the only experimental handle to physics beyond the Standard Model. The crucial properties of cosmological relics depend on the dynamics of the bubbles nucleated during the phase transition. Despite its fundamental importance, a satisfactory comprehension of this dynamics is still missing, due to the many theoretical challenges endowing its study. The goal of the present project is to perform a substantial step forward in the quantitative theoretical description of the bubble dynamics, allowing for unprecedented precision in the extraction of physical observables such as the bubble speed or efficiency factors. Moreover, these data will be employed to study possible scenarios beyond the Standard Model of particle physics, e.g. linked to electroweak baryogenesis or to dark matter sectors undergoing the phase transition generating the bubbles.

Quantum sensing and precision measurements with nonclassical states
Settore ERC: PE2_17 Metrology and measurement
Responsabile Scientifico: Leonardo Salvi (Università degli Studi di Firenze)
Altri istituti:
Responsabile: Augusto Smerzi
L'obiettivo del progetto è lo sviluppo di nuove tecnologie quantistiche basate sull'entanglement con stati compressi, al fine di spingere la sensibilità dei sensori basati sull'interferometria atomica oltre il cosiddetto Limite Quantistico Standard (SQL). L'attività sarà incentrata sui gradiometri a stronzio con stati compressi, realizzati tramite l'interazione atomo-luce con una cavità ottica esistente. Partendo dai risultati del PRIN2015 (Interferometro Atomico Avanzato per Esperimenti su Gravità e Fisica Quantistica e Applicazioni alla Geofisica) e del progetto QuEGI (Quantum Enhanced Gravity Interferometry), dimostreremo schemi innovativi che sfruttano l'entanglement quantistico per produrre e utilizzare stati non classici in un insieme di atomi ultrafreddi. In futuro, ciò consentirà un aumento della sensibilità di rilevazione di ordini di grandezza.